
Strane creature
Fra le molte e strane creature che si aggirano per le aule di ZebraSound ci è recentemente capitato di passare molto tempo con una in particolare: si tratta in realtà di una creatura bifronte che va sotto il nome di Enhum.
Gli Enhum non è facile avvicinarli, non lo è stato per tanto tempo, trattandosi nel loro caso di nature timide e ritrose; d’altra parte quando li abbiamo sentiti cantare in armonia abbiamo capito perché timidezza, intimità e natura sono i loro punti cardinali: il loro nome significa letteralmente “nella terra” e la loro musica somiglia molto a una specie di ginestra cresciuta fra le crepe del marciapiede; le radici di questo fiore sono una chitarra, i suoi petali due voci. Per raggiungerli nella cantina dove suonano la notte bisogna chiedere uno speciale permesso a uno stressatissimo coniglio albino.
Ci siamo spesso domandati come qualcosa di così poco urbano sia potuto germogliare in centro a Milano; qualcuno, nei dintorni di Piazza Cinque Giornate, deve aver gettato qualche strano seme che, del tutto fortuitamente, dev’essere penetrato abbastanza a fondo nello humus locale (che, ricordiamo, significa terra), e poi niente, è nato questo nostro strano fiore bifronte, approfittando probabilmente di un momento in cui non passavano macchine.
Gli Enhum sono due voci appese a una chitarra e un quaderno di canzoni che parlano disperatamente di speranza e speranzosamente di disperazione.
ZebraSound è il luogo dove ultimamente li si incontra più spesso; ma pare che li si vedrà in giro per la città nei prossimi tempi.